La tecnologia si evolve in tutti i campi e i tutti i settori, anche in quello dell’aiuto valido e concreto a quelle che sono le faccende domestiche.
Diciamoci la verità: stirare non è mai stato piacevole per nessuno, sia in estate che in inverno. Però è necessario farlo. E se l’aiuto ci venisse proprio dal ferro da stiro?
Per questo motivo, è necessario fare una dovuta differenza fra i due tipi di ferro da stiro: quello tradizionale e quello a caldaia.
Ferro da stiro: quale scegliere
Alzi la mano chi trova piacevole stirare. Nessuno! Ma sappiamo bene che, purtroppo, è necessario farlo, specialmente quando ci troviamo davanti abiti che necessitano di essere perfetti quando li indossiamo. Certo, non possiamo dire che lo stirare sia bello, soprattutto d’estate quando fa caldo, ma dobbiamo convenire sul fatto che un abito stirato (o qualsiasi cosa essa sia stirata) fa la sua perfetta figura.
Ed allora, tutto gira intorno allo strumento che utilizziamo: il ferro da stiro. Comunemente in commercio, sembra che ce ne siano in tantissimi ma, in realtà, si dividono in due categorie fondamentali: quello classico e quello a caldaia. Qual è la differenza fra i due? Non è di certo una sola, ma ne sono varie. Per questo motivo, osserviamole insieme.
Il ferro da stiro tradizionale: quello classico con il serbatoio integrato. Piccolo, pratico, comodo ma che ha autonomia e capacità inferiori rispetto a quello a caldaia. C’è da dire, però, che è il più economico ed è lo strumento ideale per chi stira occasionalmente.
Il ferro da stiro tradizionale è un dispositivo portatile e, anche se dotato di serbatoio, ha una minor quantità di resa rispetto alla caldaia, oltre che di autonomia e, per questo motivo, deve essere riempito manualmente molto spesso.
Tradizionale o a caldaia?
La differenza sostanziale con quello a caldaia sta, oltre alla praticità, alla quantità di vapore che produce. Quello tradizionale produce solo una piccola quantità di vapore, non sufficiente per rimuovere le pieghe più difficili. E, dall’altro lato, ha una unica temperatura, non regolabile come, invece, si fa con quello a caldaia.
Il ferro da stiro a caldaia, invece, ha maggiore capienza e autonomia e assicura sessioni di stiratura lunghe, dispone di caldaia separata, ha una capacità di serbatoio dell’acqua molto ampia (circa 6 volte superiore a quello tradizionale) e, di conseguenza, offre un’autonomia decisamente maggiore e non necessità di essere costantemente riempito.
Produce vapore secco ad alta pressione che rende il processo di stiratura molto più facile e veloce. Consente di essere utilizzato per periodi di tempo più lunghi senza interruzioni, fino anche a 4 ore di seguito. Ha la possibilità di avere temperature regolabili ed è consigliato per chi ha tanti panni da stirare.
E tu…quale ferro da stiro scegli?