A Las Vegas volano Ferrari e tombini | Ecco la beffa per Sainz e l’ira di Vasseur

Il ritorno del circus della F1 in Nevada, dopo 41 anni, parte col piede sbagliato, quasi a voler dare consistenza alle violente polemiche della cittadinanza di Las Vegas.

Tombini che saltano, continui rinvii nell’avvio delle seconde prove libere. Spettatori cacciati dagli spalti. Così si è consumato il Black Friday della F1.

Las Vegas
Sainz osserva il fondo della sua Ferrari mentre Vasseur s’infuria

La continua ricerca dello show business sta letteralmente seppellendo la parte sportiva dell’automobilismo nella sua massima espressione a tutto vantaggio della ricerca di marginalità. Liberty Media ha così deciso di puntare molto proprio sulla città del gioco d’azzardo nonostante le vibranti lamentele del settore alberghiero, letteralmente sequestrato dalle reti di recinzioni del circuito cittadino.

Las Vegas e il Tombino Volante

Venerdì 17 Novembre (per i superstiziosi avrà un senso), sono passati solo 9 minuti dal primo semaforo verde del Gp di Las Vegas è già ci troviamo dinanzi ad una situazione paradossale potenzialmente letale. L’asfalto nuovo, appositamente steso per la gara dai tanto precisi americani, non regge al passaggio delle monoposto e un tombino “salta”. Non è una novità, si dirà dopo, sui circuiti cittadini ma qui c’è un aggravante: il cedimento è avvenuto in pieno rettilineo dove si viaggia sopra ai 300 Kmh.

A farne le spese sono state la Alpine di Ocon e subito dietro la Ferrari di Sainz. che si ferma dopo un spettacolare sfiammata del posteriore. In diretta il “botto”, sotto la scocca della SF 23 del pilota spagnolo, si è sentito chiaramente mentre la vettura aveva un evidente sobbalzo. Fortunatamente la cosa è finita lì non è volato nessun pezzo contro niente e nessuno ma le conseguenze potevano essere ben diverse.

Prove sospese immediatamente e furia del team principal del cavallino rampante Frederic Vasseur: Abbiamo avuto paura per Carlos, l’impatto è stato duro. Abbiamo danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. Penso che sia inaccettabile”. E, in una formula 1 comandata dal budget cap questo è un bel problema di cui la federazione se ne strafotte tant’è che, nonostante l’istanza presentata, allo spagnolo è stato comminata la penalità di 10 posizioni in griglia per aver montato la terza batteria.

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Sainz osserva incredulo l’accaduto – Photo web source

A Las Vegas è uscito lo “0”

La brutta serata della FIA non si è però limitata a questo. Per riparare la sede stradale ci è voluto diverso tempo, e dopo aver annullato la prima sessione di prove, le seconde qualifiche sono state ritardate di ben 90 minuti. Peccato che lì in quel di Las Vegas voleva dire ripartire alle 4 di mattina! Uno stress in più per tutti piloti, meccanici e ingegneri. E il pubblico? Altra toppa clamorosa: tutti fuori, allontanati dagli spalti con la polizia allo scadere dell’1,30 per consentire la successiva riapertura delle vie limitrofe. Gente infuriata che, forse, sarà si rimborsata ma che figuraccia. Un bel ridimensionamento per i “perfettini uomini” capitanati da Stefano Domenicali che troppo spesso si riempiono la bocca di sicurezza e spettacolo ma in realtà pensano solo alla cassa.

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Las Vegas tribune vuote dopo l’1.30 – Photo by Moy / XPB Images

Una giornata che si è così rivelata una vera odissea in una cornice che, ad onor del vero, dire fantastica è dir poco. Per quanto riguarda la competizione ci limitiamo a dire che le due rosse, per il momento, sono davanti a tutti con la solita incognita del passo gara. Esattamente lo stesso spazio e rispetto che i vertici dimostrano di avere verso gli appassionati di questo sport.