Sapevi che esistono, nei supermercati, degli oggetti e degli alimenti che vanno più a ruba rispetto ad altri? Intesi, non nel senso dell’acquisto.
Ebbene sì: nei supermercati si ruba più di quanto si possa immaginare e potremmo dire che esiste una vera e propria classifica.
Facciamo attenzione, quindi, e cerchiamo di riconoscerli questi elementi. Vediamo insieme in che modo.
Rubare è uno dei reati più comuni anche all’interno dei supermercati. Ma sapevi che ci sono dei prodotti che “vanno più a ruba” rispetto ad altri? Ebbene sì: una statistica ci fa capire come, effettivamente, ci siano dei prodotti che siano più “rubati” rispetto ad altri.
Esistono alcune specifiche categorie di prodotti che vengono puntualmente rubati dai punti vendita della grande distribuzione, tanto che chi si propone questo gesto illegale lo fa anche liberamente, entrando con la scusa del fare la spesa e prendendo questi prodotti senza pagare. Certo: non possiamo fare di un’erba un fascio, ma esiste la possibilità di impedire di fare ciò ed è giusto segnalare e conoscere chi e perché lo fa.
Si tratta di alcuni alimenti confezionati che vengono sottratti dagli scaffali dei supermercati, ma anche alcuni prodotti che riguardano la piccola tecnologia, abbigliamento o comunque qualsiasi cosa che sia piccolo e possa essere facilmente nascondibile.
La “Crime&tech”, società fondata nel 2015 dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per le ricerche sui crimini transazionali, ha condotto questo speciale quanto particolare studio.
È necessario, però, distinguere due elementi fondamentale: la cleptomania vera e propria, una spinta irrefrenabile al furto di qualsiasi cosa, dalla fame che spinge, purtroppo, anche in questi ultimi tempi a causa della crisi, ad entrare nei supermercati e a rubare per necessità. Tra i beni di consumo maggiormente rubati vi sono:
Ma, come dicevamo all’inizio, al di là della fame vera e propria, la cleptomania porta anche al furto di piccoli oggetti di tecnologia, piccoli pezzi di abbigliamento, pile, spine e, in alcuni casi, anche smartphone e tablet.
Una situazione molto particolare che, però, è necessario conoscere.