È una delle fasi della giornata che a tutti aspettiamo con ansia, specie quando abbiamo necessità di staccare un po’ la spina.
Stiamo parlando del riposino pomeridiano: ma siamo sicuri che lo facciamo correttamente e, soprattutto, della giusta durata?
Ecco alcune semplici regole che è necessario seguire.
Riposino pomeridiano: quanto è utile
Le chiamano “le 4 regole basi” per il buon riposino pomeridiano. Partiamo dal presupposto che riposare dopo pranzo non è soltanto una buona abitudine e consuetudine dei più piccoli o degli anziani. Per quanto possibile, riposare dopo mangiato fa bene un po’ a tutti ma, è giusto anche, seguire alcune piccole regole.
Sembra che dormire sia una delle attività che piacciono a tutti e che tutti prediligono. Dormire la notte è fondamentale quanto necessario per permettere al nostro corpo di riposarsi e recuperare energie. Ma dobbiamo pensare che, anche, quello pomeridiano non è da meno. Da qui la domanda: siamo sicuri di farlo bene?
Ecco che è necessario, come dicevamo all’inizio, avere in mente 4 regole basi da seguire per far sì che il riposino del pomeriggio sia quanto più soddisfacente possibile ed aiuti effettivamente il nostro corpo. Partiamo dalla prima regola: deve durare, al massimo, fra i 10 e i 20 minuti. Non di più e non di meno (anche perché meno di 10 minuti, sarebbe inutile).
Le 4 regole basi
La seconda regola che dobbiamo rispettare riguarda, in particolare, chi soffre di reflussi gastroesofagei. Coloro che sono soggetti a questo, possono fare sì il riposino pomeridiano, ma stando magari in poltrona e non sdraiati sul letto. La posizione supina, infatti, loro malgrado, favorisce purtroppo, il reflusso stesso.
Terza regola: chi dice che bere caffè prima del riposino ritarda il sonno? Assolutamente no! Per concludere il pasto, un buon caffè ci vuole…e non sarà di certo la tazzina di caffè a rallentare il sonno. Quarta ed ultima regola, non aspettiamo troppo dopo pranzo per andare a dormire: facciamolo subito dopo pranzo.
Piccoli accorgimenti per avere, effettivamente, un sonno (anche se breve) ma che ritempri il nostro corpo e, perché no, aiuti anche la digestione.