Il Capodanno si avvicina e con lui le preoccupazioni di chi possiede un animale domestico. Questa festa può arrecare seri danni ai nostri amici a quattro zampe.
Tutti quanti, oramai, possessori o meno di un animale domestico, sappiamo quanto il capodanno o meglio un aspetto di questa festività possa far male agli animali.
Di seguito cercheremo di riportare alcuni consigli e metodi nel tentativo di arginare i rischi nei quali i nostri fidi animali possono incappare durante le festività.
Il Capodanno può davvero far male agli animali
Il Capodanno, la celebrazione dell’ultimo giorno dell’anno che ci lascia (spesso lasciandosi dietro amarezze e problemi) ed il nuovo anno, ricco di speranze e buoni propositi che arriva, sono uno dei momenti più forti e ricchi delle festività natalizie.
Per celebrare l’ultimo dell’anno si aspetta, infatti, la mezzanotte, momento appunto di passaggio tra i due anni, in famiglia o in veglioni organizzati da locali tra cibo e musica per poi esplodere di gioia allo scoccare delle lancette.
Il Capodanno è, spesso, una vera e propria esplosione di gioia e non solo, più o meno a seconda della località geografica in cui ci troviamo. Sono immancabili (purtroppo?) i botti di capodanno. Un momento goliardico per festeggiare con tanto rumore che, però, spesso, finisce con il provocare seri danni. Danni sicuri per i nostri animali a quattro zampe che non sapranno rendersi conto di quanto stia accadendo in verità.
I rumori improvvisi e forti dei botti possono causare ansia e panico nei nostri amici animali, ci sono, però, diverse precauzioni che possiamo prendere per proteggerli e assicurare loro un Capodanno più sereno. E’ importante, innanzitutto, creare un ambiente sicuro per il nostro animale domestico. Assicuriamoci che le porte e le finestre siano ben chiuse in modo da evitare che il nostro amico scappi nel tentativo di fuggire dai rumori forti.
Se non abbiamo una recinzione adeguata nel nostro giardino, è consigliabile tenere l’animale al guinzaglio durante i periodi di maggior festeggiamento. Una tattica efficace per aiutare il nostro animale domestico a sentirsi più sicuro è quella di creare un’area di rifugio.
Tutte le precauzioni da prendere e a cosa stare attenti
Questa può essere una stanza o una zona della casa in cui l’animale si sente più a suo agio. Si possono creare dei nascondigli o coprire le gabbie degli uccelli per creare un ambiente più tranquillo e rassicurante. È utile anche fornire loro coperte o vestiti che li avvolgano, poiché in molti casi la pressione fornita da questi oggetti può aiutarli a sentirsi protetti.
Un’altra strategia importante è quella di creare una distrazione dai rumori esterni. Possiamo accendere la televisione o la radio a un volume moderato per coprire il rumore dei botti. Possiamo, inoltre, proporre al nostro animale domestico giochi interattivi o attività che li tengano occupati e distraggano dallo stress causato dai rumori.
Si consiglia inoltre di non lasciare mai il proprio animale domestico da solo durante le festività. E’ importante che il nostro amico a quattro zampe abbia la nostra presenza per sentirsi protetto, naturalmente, soprattutto, alla mezzanotte del 31 dicembre.
Trascorrere del tempo con lui, coccolarlo e confortarlo possono fare davvero la differenza per rendere il Capodanno più piacevole. Se il nostro animale domestico è particolarmente ansioso durante i botti di Capodanno, possiamo anche consultare un veterinario per eventuali farmaci o terapie specifiche che possano aiutare a mollare la sua ansia.
Ci sono diversi prodotti naturali o medicinali che possono essere utili in questi casi, ma è sempre consigliabile consultare un professionista per determinare la migliore opzione per il nostro animale. Prendersi cura del benessere del nostro animale domestico durante i botti di Capodanno è fondamentale per garantire che abbiano una buona qualità di vita.
Utilizzando queste precauzioni e adottando un atteggiamento protettivo, possiamo fare in modo che il nostro amico a quattro zampe attraversi il periodo delle celebrazioni in tutta sicurezza e serenità.