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Cucina

Pane raffermo? Basta sprechi | Ti spieghiamo il trucco degli chef per averlo sempre croccante, come appena sfornato

Chi di noi non ha del pane raffermo in casa? Spesso si cercano mille ricette sul web per tentare di non buttarlo.

Non solo polpette, polpettoni o ripieni vari per diversi primi o secondi. Ma sapevi che c’è anche la possibilità di farlo tornare croccante come era prima?

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Esistono diversi metodi, uno più particolare dell’altro che è bene conoscere.

Non buttare mai il pane

Il pane non si butta” – ci hanno sempre insegnato fin da bambini. E, difatti, si moltiplicano, di giorno in giorno, le ricette sul web e non solo che ci aiutano a riciclare il pane rimasto da qualche giorno nella nostra dispensa e che, magari, è anche diventato duretto. Ciò che pensiamo sempre è se, però, esista un modo per farlo ritornare ancora croccante come lo era appena sfornato.

Forse c’è e vediamo insieme di cosa si tratta. Sono i trucchetti delle nostre nonne, quelli che ci aiutano a non buttare mai via niente. Il pane è l’alimento per eccellenza, che non manca mai sulle nostre tavole ma, come dicevamo all’inizio, può capitare che resti non mangiato per qualche giorno, diventando così duro.

Che fare allora? Al via non solo alle polpette e ai polpettoni, ma anche ad altre ricette gustose per poterlo consumare. E se lo volessimo di nuovo croccante? Niente di più facile e lo si può fare direttamente con ciò che abbiamo in casa. Ci occorre, infatti, semplicemente dell’acqua corrente.

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Può tornare ad essere nuovamente croccante

Partiamo innanzitutto, dal prendere il pane raffermo e passiamolo sotto l’acqua per bagnarlo. Successivamente, poggiamolo su di una teglia forno e cuociamo, per 6 minuti circa, a 200°, in forno rigorosamente ventilato.

Una volta cotto, togliamolo dal forno, lasciamolo raffreddare giusto qualche secondo ed ecco che, quello che all’inizio era un pane raffermo, diventato quasi impossibile da mangiare, ora è tornato alla sua croccantezza iniziale.

Un metodo facile e semplice che, come dicevamo, non ci comporta spesa alcuna, se non quello di passarlo sotto l’acqua corrente del rubinetto e, poi, cuocerlo al forno per qualche minuto. Più semplice di così?

Published by
Rosalia Gigliano