Si tratta dell’ennesimo episodio di razzismo avveuto sugli spalti. Durante la partita, infatti, la tifeseria o meglio una piccola parte della tifoseria dell’Udinese ha bersagliato Maignan.
Mike Maignan è un calciatore, portiere del Milan, di colore, durante la partita in maniera davvero ignobile alcuni tifosi dalla curva lo bersagliavano facendo il verso della scimmia.
Maignan: torna l’ombra del razzismo
Ancora una volta, quindi, il calcio italiano si disingue non certo per i suoi meriti, mettendo in evidenza quello che è uno dei suoi lati negativi e più oscuri. Gli spalti si sa non sempre sono un posto tranquillo da frequentare, le curve possono diventare delle vere e proprie bolgie.
Il problema è sempre il solito, quello di alcuni “infiltrati”, pseudo tifosi che si confondono nella massa per dare sfogo alle proprie frustrazioni settimanali e per far emergere il peggio di se, quello che durante la settimana, forse, sul posto di lavoro devono tenere nascosto.
Allo stadio Friuli, dunque, durante la partita di campionato Udinese-Milan, dalla curva dei tifosi della squadra friulana si sono alzati alcuni cori, o meglio alcuni individui hanno iniziato a prendere in giro Maignan, il ragazzo di colore portiere del Milan. Lo stesso portiere inorridito ed indignato si è sfogato sui social per l’episodio di razzismo subito.
Lo bersagliavano facendogli il verso della scimmia, evidentemente, per il colore della sua pelle. Gli sfottò nel calcio, tra tifoserie, tra addetti ai lavoro sono anche all’ordine del giorno, fanno parte del comparto sono goliardie innocenti. Gli espisodi come questo, invece, fanno emergere un razzismo latente che percorre la nostra penisola.
Denunce, indignazione ed una proposta clamorosa da parte del Sindaco
Tante volte, infatti, ci si è interrogati su come questa piaga possa uscire dallo sport e dal calcio ni particolare. A seguito di episodi di razzismo la partita viene interrotta, lo speaker annuncia e ripete che se non dovessero finire la partita verrà annullata.
Come, però, spiega l’estremo difensore del Milan non è cambiato ancora nulla: “Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito. È stato l’uomo. È stato il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla”.
Questa volta, però, l’indignazione sembra essere arrivata ad un livello insopportabile. A fare eco a Maignan è il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni. La proposta che il primo cittadino della città di Udine sta facendo circolare in queste ore ha del clamoroso. Il Sindaco, però, è intenzionato a portarla in Consiglio Comunale ed in quella occasione vorrà procedere a conferire a Mike Maignan la cittadinanza onoraria di Udine.
Udine non è razzista, sbotta il Sindaco, ha una enorme tradizione di accoglienza ed è per queste ragioni che vorranno Maignan nei prossimi giorni in città per realizzare questo obiettivo. Un modo simbolico che farà emergere ancora di più quanto gli stupidi sugli spalti siano solo una sparuta minoranza, anacronistica, ignorante e che non fa nemmeno ridere.