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Allarme pandemia: pronto il nuovo piano | Altro che vaccini, ecco vogliono farci

Il Governo italiano in queste ore si appresta a varare quello che sarà il nuovo piano pandemico previsto per gli anni 2024-2028.

Siamo dunque, orami, alle battute finali per l’approvazione del nuovo piano pandemico. In Parlamento, intanto, scoppia la bagarre e le polemiche per il provvedimento.

Tutto pronto, o quasi, per il piano strategico di contrasto ad eventuali pandemie da parte del Governo, le critiche fioccano come il malcontento ma intanto è allarme rosso pandemia.

C’è il nuovo piano pandemico del Governo

C’è un nuovo piano pandemico in discussione al Parlamento, giunto ormai alle battute finali, manca solo l’approvazione definitiva. Il piano sarà in vigore per i prossimi 4 anni dal 2024 al 2028.

In queste ore sta girando forte l’allarme per la malattia X, quella relativa a questo virus sconosciuto che potrebbe abbattersi sull’umanità da qui a poco. L’allarme, del resto, arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha dato il nome a questo virus proprio di malattia X essendo ancora sconosciuto.

A fare eco alla maggiore istituzione in ambito sanitario ci sono, poi, anche i maggiori esperti mondiali ed i virologhi di fama internazionale. Il rischio pandemia, purtroppo, c’è sempre stato: il Covid 19, del resto, non è l’unica pandemia affrontata dall’umanità. A preoccupare ed allarmare i sanitari, però, sarebbero le attuali condizioni della società moderna e della Terra. Inquinamento, deforestazione, mutamenti climatici, globalizzazione e così via sarebbero condizioni ideali e favorevoli per una pandemia.

La prossima pandemia che, stando agli esperti, dovrebbe, purtroppo, essere inevitabile sarà addirittura più devastante e potente del covid 19. Il timore è che la malatia X potrebbe essere almeno venti volte più potente e mortale.

In questo clima e cercando di recepire le indicazioni che arrivano, proprio, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Governo si appresta a varare questo nuovo piano pandemico. 

Critiche e polemiche per un piano ritenuto inadeguato

Il piano, naturalmente, sulla scorta di quanto ci aha insegnato, o almeno avrebbe dovuto insegnarci il coronavirus, recependo le indicazioni dell’Oms del 2023, dovrebbe essere più funzionale ed adeguato.

La sintesi del documento, infatti, parla di un piano che estende il perimetro dei patogeni a rischio. Ha una durata quinquennale e, soprattutto, definisce un approccio metodologico nei confronti di una potenziale pandemia che dovrebbe presentarsi.

Sotto osservazione nella strategia del governo saranno tutti quei patogeni che abbiano caratteristiche epidemiologiche in termini di trasmissibilità, patogenicità e impatto sulla salute e sui servizi sanitari.

E’ polemica, intanto, tra le forze politiche presenti in Parlamento. C’è chi addita il piano come una copia di quello precedente tanto criticato durante i tempi del covid. Il piano, ovviamente, individua nei vaccini una “misura preventiva efficace” e prevede, laddove dovesse risultare necessario, di “imporre limitazioni alla libertà dei singoli individui al fine di tutelare la salute collettiva”.

Ci sarebbe incoerenza  e speculazione, dunque, per le opposizioni, rispetto a quanto diceva in oassato chi, oggi, siede tra i banchi della maggioranza.

Resta di fatto che, con il continuo risuonare di campanelli d’allarme per una possibile prossima pandemia, dal carattere devastante, prepararsi a fronteggiare ogni evenienza è un obbligo istituzionale e morale.

Da cittadini, oviamente, possiamo solo sperare che tale iptesi non si presenti o che stavolta le istituzioni sapranno fronteggiare in maniera tempestiva ed adeguata una possibile epidemia mondiale.

Published by
Rocco Grimaldi