Sta mettendo in serio disagio i cittadini di Bologna ma, anche, tutti coloro che si trovano a passare per quella zona. Cosa sta succedendo?
Si tratta del limite dei 30 km/h per le strade urbane. A quanto pare è una misura che non si fermerà alla città emiliana.

Sono infatti diversi i primi cittadini di altre città d’Italia che stanno pensando di optare per la sua introduzione.
Un limite adottato anche altrove
Quella che sembrava essere una polemica destinata a non finire mai, in realtà, potrebbe essere anche adottata in altre città. Il modello di Bologna e dei suoi 30 km/h sta dando i frutti.
Gran parte delle strade urbane di Bologna vedono il limite massimo di percorrenza di 30 km/h. All’inizio sembrava soltanto essere un periodo di prova che doveva durare 6 mesi e terminare lo scorso 16 gennaio. Ma, a quanto sembra, non è così. È stato proprio da quel giorno che tale limite è diventato ufficiale e i vigili urbani sono scesi in campo per sanzionare, tramite anche autovelox, tutti coloro che non lo rispettano.
Le polemiche non sono mancate, a partire dal raddoppio dei tempi di percorrenza, ma anche (dall’altro lato) dal preservare quanto il centro storico cittadino, quanto soprattutto indurre gli stessi cittadini a comprendere che il concetto di moderare la velocità è una cosa seria quando si guida e non solo parole.
Ciò che però stupisce è che anche altre città stanno pensando di adottarlo, in primis Milano e Torino. Lo scopo di tutto questo? Ridurre la velocità per ridimensionare il numero degli incidenti mortali sulle strade.

I 30 km/h di Bologna fanno da apripista ad altre città
Ad aver introdotto il limite dei 30 km/h è stata, per la prima volta, nel 1998, la città di Cesena. Ma sono 60, in realtà, le città italiane che, già da qualche tempo, hanno adottato la cosiddetta “Zona 30”. E a breve se ne aggiungeranno anche altre, quali Parma, Firenze (che procederà quartiere per quartiere).
Mentre chi è ancora in attesa di questo provvedimento è la città di Roma, dove il sindaco Gualtieri ha affermato che entro il prossimo 2026, saranno ben il 70% delle strade cittadine ad essere dotate di questo limite di velocità.