Sembrava un tipo di “riforma” che non potesse essere mai applicata o portata avanti, specialmente in quelli che sono i Paesi più tecnologicamente evoluti.
Ed invece, la stangata e la stretta sono arrivate anche in alcune parti degli Stati Uniti, a partire dalla Florida.
Di cosa si tratta? Cerchiamo di capire insieme nel dettaglio.
Gli Stati Uniti alzano l’asticella per la protezione dei minorenni, in particolare da quelli che sono i pericoli dei social e della rete. In Florida, infatti, la Camera ha approvato una stretta sui social che li vieta a tutti i minori fino al compimento del 17esimo anno di età. Una legge storica che, adesso, deve passare al Senato.
Se verrà approvata, tornerà sul tavolo del Governatore, De Santis, per l’approvazione definitiva. Quella che sarà, è una delle norme più strette, in materia social, che sia mai stata attuata e portata avanti negli Stati Uniti. Non sono ancora chiari tutti i contorni della legge stessa, né tantomeno come possano fare le autorità competenti a controllare la veritiera età di coloro che usano i social.
Sta di fatto, però, che questa legge sta già suscitando preoccupazioni e polemiche proprio fra i giovanissimi, che (come è nella norma) sono i più attivi sui social.
La Camera ha approvato, con ben 106 voti favorevoli e soltanto 13 contrari questa legge. Così facendo, si chiede alle piattaforme di qualunque social di chiudere gli account di chiunque abbia meno di 17 anni, anche per un solo giorno. Allo stesso tempo, però, si chiede di utilizzare un sistema che serva ad individuare gli account di chi dichiara di avere quella età e, invece, non ne ha.
“Dobbiamo contrastare gli effetti dannosi dei social sullo sviluppo e il benessere dei nostri figli. La Florida ha un interesse stringente e il dovere di proteggere i ragazzi, la loro salute mentale e la loro adolescenza” – ha dichiarato lo Speaker della Camera, Paul Renner. Come dicevamo in precedenza, ora, il testo della legge passerà al senato per la votazione e l’approvazione definitiva.
Anche se i repubblicani, nello stato della Florida, hanno la maggioranza in entrambe le camere, hanno trovato appoggio pieno anche dall’altra fazione politica dei democratici su questa proposta di legge. Dal canto suo, però, la società Meta (che ha dato vita a Instagram e Facebook) ha criticato il provvedimento, con l’affermazione “la discrezionalità dei genitori a decidere per i propri figli, oltre a sollevare questioni di rispetto della privacy”.
Insomma un caso non facile da risolvere, ma necessario per proteggere ragazzi e minori dalle insidie dei social.