Attenzione al tuo gatto | Ecco come comunica con te. Se fa questo vuol dire che sta molto male

Forse, meglio di chiunque altro, gli animali ci sanno comunicare il loro stato d’animo e di salute. Ma come fare ad interpretarlo nel migliore dei modi e tempestivamente?

Prendiamo, ad esempio, i gatti. Ci sono alcuni segnali molto specifici e particolari che lui ci manda per farci capire che non sta bene.

Il gatto sta male | Ecco come fa a comunicarcelo: non te lo aspetteresti mai perché fa così
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Sono ben 7 e, se hai un gatto in casa, è necessario che tu conosca.

Interpretare i nostri amici animali

Sono i nostri fedeli amici, i nostri compagni di viaggio oltre che “di casa”. Gli animali domestici: sono le persone più fedeli che esitano al mondo e, difficilmente ti tradiscono. Loro hanno la capacità di comprendere quando siamo in difficoltà e ci vengono incontro e in aiuto anche quando meno ce lo aspettiamo.

Ma noi, allo stesso modo di come fanno loro, siamo capaci di comprendere quando “hanno davvero bisogno di noi”? Sappiamo interpretare il loro stato d’animo e, soprattutto, quello della loro salute? Facciamo un esempio concreto per capirci meglio. I gatti: sapevi che hanno ben 7 modi per comunicarci che non stanno bene?

A rivelarlo una nuova pubblicazione scientifica apparsa sulla rivista “Journal of Veterinary Behavior”. Di solito, quando pensiamo al numero 7 associato ai gatti, pensiamo alle loro vite, alla loro capacità di riuscire a risolvere ogni problema della loro vita felina e ad atterrare sempre in piedi. Ed invece no: hanno altrettanti 7 modi di comunicarci quando stanno male.

Il gatto sta male | Ecco come fa a comunicarcelo: non te lo aspetteresti mai perché fa così
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I gatti: 7 modi per cui ci dicono che stanno male

Vediamo insieme quali sono. Si tratta di comportamenti che non sono normali sotto certi aspetti e che, se interpretati al meglio e immediatamente, possono aiutarci a capire che c’è qualcosa nel micio che non va.

Il primo è quello del suo leccarsi insistentemente. Fanno seguito lo spruzzare piccole quantità di urina sparse qua e là. Ma anche attaccare gambe e piedi quanto mostrare dei comportamenti autolesionistici verso se stesso. Oppure lo smettere di usare la lettiera per i suoi bisogni, ma anche il masticare degli oggetti che prima, ad esempio, non considerava per nulla al mondo.

Ed infine il soffiare quando lo si accarezza. Sono gli stessi veterinari a suggerirci di osservare questi particolari comportamenti del nostro felino di casa, per riuscire, allo stesso tempo, ad intervenire tempestivamente in caso di cure.

Facciamo attenzione: loro ce lo comunicano meglio di chiunque altro!