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I grassi “buoni” fanno bene al nostro organismo | La frutta secca è fondamentale ma non devi sbagliare le dosi

Mangiare bene è la base principale per far sì che il nostro organismo funzioni al meglio e nel migliore dei modi. Come fare?

Uno degli alimenti che non dovrebbe mancare mai sulle nostre tavole è la frutta secca. Contiene al suo interno diversi elementi nutritivi essenziali per il buon funzionamento del nostro corpo.

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Sai quali sono? Scopriamole insieme e appuntiamocele.

Frutta secca: quanto è importante

Sono diversi gli studi che lo confermano: la frutta secca fa bene al nostro organismo. Essa è ricca di sostanze nutritive ed ha, al tempo stesso, un elevato apporto calorico, anche se ne mangiamo in piccole quantità. Questo significa che fa molto meglio di tanti altri alimenti, anch’essi calorici, ma che invece fanno male e possono danneggiare il nostro organismo.

Noci, mandorle, nocciole, pinoli, anacardi, arachidi, pistacchi: sono tutti alimenti che hanno la caratteristica di possedere un alto livello di grassi insaturi (quelli che, comunemente, si definiscono “i grassi buoni”), insieme anche ad una percentuale non bassa di proteine, Sali minerali e anche di fibre.

Se volessimo fare alcuni esempi:

  • Le mandorle sono ricche di calcio;
  • I pistacchi di ferro;
  • Tutta la frutta in guscio contiene buoni livelli di antiossidanti quanto anche di vitamine

Quanta ne possiamo mangiare al giorno?

Possiamo ben capire, quindi, che sono tanti i benefici che la frutta secca può dare al nostro corpo. Ovviamente, come per qualsiasi altro alimento, per far sì che, oltre al loro apporto nutritivo, aiutino il nostro organismo anche in altro, dobbiamo mangiarne le giuste quantità e inserirle all’interno di un regime alimentare che sia quanto più bilanciato possibile.

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Partiamo dal presupposto che non vanno superati i 30 grammi al giorno (più o meno 8 noci o una 20ina di mandorle) e, queste dosi possono esser inserite o all’interno della prima colazione o, anche, distribuite come spuntino nel corso della giornata.

C’è da fare una precisazione: quando si parla di frutta secca, non si parla soltanto di quella in guscio, ma anche di quella disidratata (tipo le prugne secche, i fichi o le albicocche). Queste rappresentano una dose concentrata di nutrienti, ma sono ricche di zuccheri e povere di grassi. Possono essere un’alternativa, ad esempio, alle caramelle, ma è bene non abusarne nella totalità.

Published by
Rosalia Gigliano