Angelina vince nonostante il 60% del pubblico votante abbia preferito Geolier. E’ polemica. E c’è chi parla di complotto Anti Napoli.
Ci si chiede inoltre che senso abbia istituire il televoto se poi a decidere sono comunque le giurie tecniche.
Finale a sorpresa
Sanremo, si sa, da sempre cammina a braccetto con le polemiche. Probabilmente senza la sua percentuale fisiologica di rimbrotti e complotti Sanremo neanche esisterebbe. Ogni anno c’è chi si indigna, ogni anno uno stuolo di avvocati ed associazioni dei consumatori minacciano azioni legali.
Quest’anno, però, la situazione è un po’ diversa. Perché quest’anno, per la prima volta, si è reso evidente un principio: il voto popolare non ha rilevanza se diverge da quello delle giurie tecniche. Sembra una minuzia ma, visto che i voti sono a pagamento, non lo è. Andiamo però con ordine.
Cosa è accaduto
Come tutti saprete a vincere è stata Angelina Mango e, come tutti ormai già saprete da ore, la sua vittoria è arrivata perché le due giurie tecniche si sono coalizzate affinché questo potesse accadere.
Il cosiddetto popolo sovrano aveva già scelto da giorni il suo vincitore che era (ed è) Geolier che, infatti, prima che il televoto si “bloccasse” aveva racimolato ben il 61% delle preferenze. Per la cronaca terza è arrivata la generatrice automatica di tormentoni Annalisa, quarto Ghali e quinto Irama.
Tutto regolare?
Sia ben chiaro: con buona pace di complottisti e associazioni di consumatori quello che è successo stanotte è tutto regolare e legale. Basta ricordare come funziona il sistema di voto del festival.
In base al regolamento il voto finale è calcolato unendo i voti delle tre giurie: pubblico (34%), Sala stampa (33%) e Radio (33%). Quindi se le giurie tecniche si compattano, e nessuno può impedire loro di farlo, il loro voto incide maggiormente rispetto a quello del pubblico.
Cosa che, in linea di massima, è anche giusta visto che giornalisti e speaker radiofonici sono sicuramente più competenti in fatto di musica rispetto al pubblico generalista che però, vale la pena ricordarlo, è quello che compra dischi, compra biglietti per i concerti, ascolta musica sulle piattaforme, è insomma quello che decreta l’effettivo successo delle canzoni.
Quello che però non è parso quasi a nessuno tanto regolare sono due dettagli in particolare: il fatto che il televoto si sia improvvisamente “bloccato” (la versione ufficiale è che si sia impallato per l’enorme numero di sms arrivati) e il fatto che le giurie tecniche si siano apertamente schierate contro Geolier.
Lo dimostra, ad esempio, il video rilanciato dal sito Dagospia in cui si riprende la reazione esagerata ed esagitata della Sala Stampa alla notizia della vittoria di Geolieri nella serata dedicata alle cover. Lo dimostrano alcune domande che, sempre i giornalisti, hanno rivolto al giovane. Una su tutte “non senti di aver rubato la vittoria?“.
“Voglio solo tornare a Napoli”
Nella notte, prima di concedersi un po’ di meritato riposo, Geolier ha pubblicato una storia su Instagram. Il cantautore ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto ed ha concluso dicendo “finalmente è finita! Non vedo l’ora di tornare a Napoli!“.
E probabilmente tutto ciò che c’è stato di ingiusto e sbagliato nei suoi confronti sta tutto qui: nonostante l’aspetto da duro, nonostante il lusso ostentato e l’aereo privato, nonostante i suoi testi piacciano molto alla malavita Emanuele Palumbo è soltanto un ragazzo di 23 anni. Accanirsi, specie se a farlo sono dei professionisti dell’informazione, contro un ragazzo e la sua musica non sappiamo fino a che punto possa essere considerato professionale.
Il video della reazione, quanto meno, discutibile della sala stampa è visionabile qui