E’ uscito dal carcere stamattina ed è tornato a vivere nella villetta degli orrori. Folla di curiosi e giornalisti ad Avetrana.
Chiusa al traffico la tristemente famosa Via Deledda di Avetrana per evitare ingorghi di veicoli di curiosi e giornalisti.
E’ uscito da pochissime ore dal carcere di Lecce nel quale era rinchiuso Michele Misseri. Il contadino sessantanovenne lascia il carcere per fine pena. Come già ampiamente anticipato nelle settimane passate, tornerà a vivere nella villetta dove nel 2010 fu uccisa sua nipote acquisita Sarah Scazzi.
La verità processuale ai tempi ha stabilito che a spezzare la giovane vita di Sarah furono, per gelosia, Cosima Serrano e Sabrina Misseri che di Michele sono moglie e figlia e che il contadino continua a difendere giurando sulla loro innocenza.
Le due donne dal carcere non usciranno mai, zio Michele invece da oggi è un uomo libero e che ha pagato il suo debito con la società. Vista l’enorme eco mediatica che, a tutt’oggi, questa vicenda ha ancora il sindaco di Avetrana, il piccolo comune in cui si consumò il delitto, ha addirittura stabilito la chiusura di via Deledda ovvero della strada in cui si trova la villetta della famiglia Misseri.
La giustizia lo condannò ad otto anni di reclusione, pena diminuita sia per buona condotta che per il decreto svuota carceri, per soppressione di cadavere. Insomma secondo i giudici il ruolo di Misseri nell’omicidio della nipote si limitò all’ occultamento del cadavere. Zio Michele, che in sede di processo fu dipinto come totalmente succube di moglie e figlia minore tanto da autoaccusarsi dell’omicidio, avrebbe dunque soltanto nascosto il corpo senza vita di Sarah.
Ma, si sa, la verità processuale non sempre coincide con la verità dei fatti. Ed è dal 2010 che parte dell’opinione pubblica si è spaccata sul tema: c’è chi pensa che Misseri sia il reale ed unico colpevole e chi, invece, lo giudica totalmente innocente.
Per quanto riguarda i familiari della giovane Sarah sua madre Concetta dopo anni di involontaria sovraesposizione mediatica, interrogata sul tema caldo del giorno ha chiesto soltanto di essere lasciata in pace.
Mentre Claudio Scazzi che di Sarah era il fratello maggiore, in uno scambio di battute con un giornalista di Fanpage, ha dichiarato di non avere molto da dire sulla scarcerazione dello zio ma che se egli avesse qualcosa da dirgli lui sarà sempre disponibile ad ascoltarlo.