L’Europa è sottoposta ad una crescente serie di rischi climatici che possono avere gravi conseguenze su persone, economie ed ecosistemi. Con il cambiamento climatico in atto, questi rischi si sono intensificati e possono danneggiare la salute umana, l’agricoltura, gli approvvigionamenti idrici, le infrastrutture, aumentare il rischio di incendi boschivi e innescare eventi meteorologici estremi come alluvioni e siccità.
L’aumento delle temperature medie nell’Europa continentale sta portando a una serie di impatti. Le ondate di calore, ad esempio, sono diventate più frequenti e intense, mettendo a rischio la salute delle persone, in particolare degli anziani e dei bambini. Oltre ad aumentare i tassi di mortalità, queste ondate di calore possono anche provocare disturbi cardiorespiratori, disturbi del sonno e debolezza fisica.
Il collasso a seguito dei mutamenti climatici
I cambiamenti climatici influenzano anche gli ecosistemi europei. La variazione delle temperature e dei regimi delle precipitazioni ha un impatto sulla stabilità degli ecosistemi terrestri e marini. Ad esempio, gli estremi climatici possono danneggiare le foreste e gli habitat naturali, mettendo in pericolo la biodiversità. Inoltre, le alterazioni nei modelli di migrazione degli uccelli e la crescita di organismi nocivi possono avere conseguenze negative sulla fauna e sulla flora.
In termini di agricoltura, i cambiamenti climatici possono infatti influenzare la produzione alimentare. Il cambiamento delle temperature e dei modelli delle precipitazioni può compromettere la qualità e la quantità dei raccolti, mettendo a rischio la sicurezza alimentare.
Le estati sempre più secche e le ondate di calore possono ridurre la produzione agricola e portare a carenze idriche nelle aree rurali. Gli eventi meteorologici estremi, come le alluvioni e le siccità, sono aumentati in Europa. Le alluvioni possono distruggere intere città e infrastrutture, causando la perdita di vite umane e danneggiando gravemente l’economia.
Allo stesso modo, le siccità possono ridurre la disponibilità di acqua potabile, danneggiare le colture e aumentare il rischio di incendi boschivi. I costi associati a questi rischi climatici sono significativi. La Commissione Europea ha stimato che tra il 1980 e il 2016, i disastri naturali legati al clima hanno causato danni economici per un totale di oltre 436 miliardi di euro.
Questo dato sottolinea l’urgenza di adottare strategie mirate per ridurre i rischi climatici. Per affrontare questi rischi, l’Unione Europea ha adottato una serie di obiettivi e misure, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la promozione di energie rinnovabili.
Ecco che dinanzi ad uno scenario simile, oggi già realtà, l’ipotesi avanzata, dai ricercatori di Utrecht, non è poi così fantasiosa e lontana. Questo dovrebbe portarci a correre ai ripari ancor più di quanto già stiano provando a fare la comunità europea ed altri Paesi del mondo.