Arriva il mese di marzo e con se non porterà solo la primavera e la voglia di estate ma ci saranno tante scadenze fiscali anche importanti a cui prestare attenzione.
Il mese di marzo, infatti, ha delle date da segnare proprio sul calendario con tanto di cerchietto rosso per evitare di scordarle andando incontro, così, a problemi seri.
Si tratta dei primi appuntamenti dell’anno, dal punto di vista fiscale, per cui è necessario un autentico promemoria. Non rispettando le date ci si troverebbe dinanzi a veri e propri guai.
Dall’8 al 31 marzo le date da segnare sul calendario
Si parte quasi subito con l’8 marzo. Questa giornata, infatti, non sarà solo la festa della donna, una giornata, quindi, importante e significativa da celebrare, sarà anche la giornata in cui fare opposizione per le proprie spese sanitarie.
Si tratta di quelle informazioni riguardanti le proprie spese sanitarie da inviare all’Agenzia delle Entrate per consentirle di elaborare la nostra dichiarazione dei redditi precompilata. L’otto marzo, dunque, attraverso l’area riservata del Sistema Tessera Sanitaria, i contribuenti potranno inserire i dati relativi alle spese mediche del 2023.
L’accesso si effettua tramite Spid e sulla piattaforma oltre ad inserire tutti i dati relativi alle spese sanitarie dell’anno precedente, si potranno indicare le prestazioni parzialmente o totalmente non erogate.
Il 15 marzo, altra data davvero importante, quella che riguarda la rottamazione quarter. Questa è una delle date, forse, più importanti del mese. Per chi ha aderito alla misura, il 15 marzo è la data in cui mettersi in regola e pagare la rata relativa alla rottamazione quarter.
Scadenze fiscali e rottamazione quarter anche per i “decaduti”
Questo passaggio, però, diventa fondamentale anche per chi nel 2023 non avesse provveduto ai pagamenti. Con il Decreto Milleproroghe, infatti, il Governo ha stabilito una proroga, appunto, con la quale anche i cosiddetti decaduti possono usare la data del 15 marzo per rimettersi in regola e proseguire con la rottamazione. Per tutti quelli che sono residenti nei territori, vittime dell’alluvione del maggio 2023, sono state previste alcune dilazioni dei pagamenti.
Il 18 marzo, altra data fondamentale, è la giornata in cui comunicare tutte le rette versate (sempre da inserire nella dichiarazione dei redditi precompilata), soprattutto per quanto riguarda asili nido sia pubblici che privati. Si tratta delle spese sostenute nel 2023 per consetire ai figli di frequentare gli asili nido o altre strutture che hanno beneficiato di rette mensili.
L’ultimo giorno del mese, poi, il 31 marzo, per i genitori in stato di bisogno, con figli portatori di handicap, c’è la possibilità di richiedere un contributo all’Inps nel caso fossero sopraggiunte motivazioni valide.
Si tratta del cosiddeto servizio: “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”.