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Cultura & Viaggi

Pompei: vivevano così anche i plebei | Lo hanno fatto tutti fino alla fine

Il Parco Archeologico di Pompei continua a svelarci particolari inediti di coloro che vivevano alle pendici del Vesuvio fino a pochi istanti prima della terribile eruzione.

La vita era attiva e complessa fino al 79 d.C. a Pompei e non solo. I continui ritrovamenti ci raccontano cosa succedeva a quel tempo.

Pompei – photo web source

Soprattutto, gli ultimi, ci descrivono nel dettaglio cosa mangiavano i Pompeiani di allora. Scopriamolo insieme.

Pompei ci parla ancora

La storia non si ferma mai e continua, anche a millenni di distanza, a ritornare a noi con nuove ed interessanti informazioni. Quello che, di recente, è stato scoperto a Pompei ha davvero del sensazionale. La vita, prima della grande eruzione del Vesuvio del 79 d.C. era davvero frenetica alle falde del vulcano.

La società era, anche qui, divisa in patrizi e plebei secondo quella che era l’istituzione romana e, ciò che ha sempre incuriosito molti è quello di capire, non tanto come vivevano i ricchi, quanto i plebei e le persone, in generale, meno abbienti. La ricerca, la storiografia, nel corso del tempo, ha notevolmente aiutato gli studiosi e lo ha fatto anche all’interno del Parco Archeologico di Pompei.

Puntare a dare una lettura delle classi popolari dell’antica città vesuviana, di coloro che alla fine erano il vero motore della città, di coloro che muovevano l’economia pompeiana ma che, troppo spesso, erano non considerati o addirittura messi da parte. Sono tanti, infatti, i reperti archeologici che raccontano la vita proprio di queste persone (la stragrande maggioranza insomma) che viveva a Pompei.

Una mostra, aperta fino alla fine dell’anno, dal titolo “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio”. Come spiegano i curatori della mostra, Silvia Martina Bertesago e Gabriel Zuchtriegel, all’interno si trova la vera vita di Pompei, quella fatta dai mestieri e dai lavori delle persone normali, più semplici e che, forse non partecipavano nemmeno ai grandi eventi della società romana di allora.

La vita quotidiana dei plebei romani – photo web source

Una mostra racconta anche la vita delle classi sociali inferiori

Tanti sono i reperti archeologici rinvenuti e che ci parlano dei loro contesti quotidiani e di vita. Come racconta anche il quotidiano “Avvenire”, uno degli spazi più importanti quanto significativi di questa mostra sta proprio in tre stanze che sono state rinvenute, umili ambienti di vita e lavoro, ricostruite con la tecnica del calco, ma ricche di suppellettili. Al loro interno, persino i letti dove dormivano gli schiavi e i bambini.

Una Pompei diversa da quella che si è abituati a vedere, non quella dei marmi e delle pitture, ma quella della società più umile e che abitava lo stesso nella città vesuviana di allora. Sono circa 300 i reperti che sono esposti in questa mostra e, alcune, sono anche istallazioni multimediali che raccontano proprio le attività quotidiane, l’alimentazione, la fede e i costumi proprio della gens plebea.

Alcune zone sono anche dedicate all’abbigliamento ma, anche, all’analisi dei culti “più in voga” a Pompei, come ad esempio quello di Dioniso e quello di Iside.

Published by
Rosalia Gigliano