Il caso dossieraggio sta monopolizzando l’attenzione di politica e giornali. Sul filone calcistico, intanto, sembrano emergere guai seri per Gabriele Gravina.
Decine di politici e vip osservati, indebitamente, dal tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, per il Presidente della FGCI, però, le accuse sarebbero concrete.
Le indagini, seppur iniziate in maniera illecita, sembrerebbero riepmirsi di lementi contro Gravina e su questo lavora adesso il pm capitolino Giuseppe Cascini.
Una vera e propria valanga in grado di travolgere quanto incontra sulla propria strada. Sarebbe questo il caso dossieraggio. Tutto inizia con un tenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, in servizio alla procura nazionale antimafia, ci sono centinaia di accessi alle banche dati con informazioni sensibili.
Dati che non sarebbero dovuti essere diffusi accessi che non avevano ragione di esistere. Decine di personaggi politici ed in vista spiati indebitamente. Tra questi il Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, attuale vice presidente del Uefa, Gabriele Gravina.
La situazione, però, per Gravina è molto più grave e seria rispetto agli altri. Seppur “spiato” indebitamente, le indagini su di lui avrebbero fatto emergere dei veri e propri illeciti sui quali, oggi, la Procura ha deciso di indagare in maniera seria e concreta.
Si agisce su due binari paralleli, quindi, per quello che è stato definito il caso dossieraggio. Da un alto si indaga e ci saranno, evidentemente, ripercussioni su chi illecitamente ha avuto accesso ai dati sensibili di personalità politiche, sportive e della finanza. Gli otto giornalisti, ad esempio, che hanno potuto usufruire di questi dati sono sotto inchiesta.
Dall’altro lato, però, la Procura e la Giustizia non possono fare finta di nulla, per cui su alcune di queste persone verso le quali sembrano emergere davvero degli illeciti, i magistrati faranno il loro corso indagando e prendendo provvedimenti consequenziali.
Proprio su Gabriele Gravina i pm vogliono vederci chiaro. Sotto la lente di ingrandimento c’è la compravendita di alcuni libri antichi e di un appartamento, fino ad arrivare ai diritti tv della Lega Pro.
Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e il sostituto Maria Sabina Calabretta stanno approfondendo la questione, al momento, infatti, ci si muove con i piedi di piombo e le dovute precauzioni, occorre sottolineare quanto tutto sia ancora oggetto di indagine e da verificare.
I verbali raccolti dai pm di Perugia, intanto, sono stati trasmessi a Roma, dove è stata aperta un’indagine sulla compravendita di diritti televisivi calcistici.
Gravina è sospettato di tangenti. L’attenzione della magistratura è rivolta sui soldi che sarebbero rientrati, a detta dell’accusa, tramite due preliminari di compravendita di libri antichi, proprio a Gravina, libri mai ceduti in realtà. Parte di quei soldi sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di un apprtamento a Milano.
Sta ora alla Procura di Roma indagare e verificare per poi decidere se aprire un’inchiesta con ipotesi di reato e proseguire fino all’accertamento dei fatti.