Chi ha scoperto il teorema? Potremmo essere dinanzi ad uno dei più grandi plagi della storia dell’umanità. Lo afferma una nuova scoperta.
Il filosofo greco Pitagora è stato dunque il più grande truffatore della storia? Da millenni riteniamo che il famoso teorema sia farina del suo sacco, eppure una recente scoperta potrebbe gettare alle ortiche le nostre certezze.
Il triangolo NO!
In ogni triangolo rettangolo l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti.
Molti di noi lo ricordano con terrore! Per quanto ci si provava la formuletta “magica” non riusciva proprio ad entrarci in testa! Eppure il teorema di Pitagora è uno dei pilastri della geometria. Assai più importante di quanto si possa pensare.
Leggenda vuole che Pitagora scoprì il famoso teorema per noia: la sua attenzione fu catturata dalle piastrelle, di forma quadrata, che rivestivano il pavimento di un palazzo nobiliare. Osservandole con attenzione, immaginò l’esistenza di triangoli rettangoli all’interno di ciascuna piastrella: comprese dunque, con estremo intuito, che l’area dei quadrati sui lati del triangolo era sostanzialmente uguale all’area del quadrato costruito sull’ipotenusa.
Come la prendereste se vi dicessimo che, in realtà, il teorema non lo ha elaborato Pitagora? Non per primo, almeno. Esistono delle prove che attestano che in tempi assai più antecedenti dei suoi il teorema si conoscesse già.
E’ assai probabile che Pitagora non abbia agito in malafede ma è certo che il teorema sia stato elaborata più di mille anni prima della nascita del matematico di Samo.
La tavoletta ritrovata
Tutto parte da una tavoletta in argilla cui gli studiosi hanno dato la sigla “YBC 7289“. Essa fu probabilmente lavorata tra il 1800 ed il 1600 a.C. ed è stata ritrovata nella parte meridionale della Mesopotamia. Attualmente è conservata presso l’Università di Yale.
Perché questa tavoletta è importante? Perché su di essa risultano impressi con chiarezza un rettangolo ed una diagonale, a formare due triangoli rettangoli con una serie di elementi numerici che spiegherebbero come calcolare la lunghezza della diagonale stessa.
Si tratta dunque della versione grafica dell’ enunciato del teorema attribuito a Pitagora.
Padre putativo
Dunque perché il “padre” del teorema risulterebbe il greco Pitagora? Secondo gli esperti, il celebre matematico avrebbe soltanto sentito parlare di questa invenzione, studiando il tutto molto a fondo: una volta impadronitosi del contenuto della tavoletta, avrebbe divulgato la scoperta, tanto da vedersene attribuita la paternità scientifica.
Ma torniamo ai nostri giorni: la scoperta della tavoletta della discordia la si deve a tale Dottor Bruce Ratner, della Rutgers University, che ha condotto la ricerca, pubblicando l’intero studio sul Journal of Targeting, Measurement and Analysis for Marketing (in verità la ricerca sarebbe di qualche anno fa).
Il Dottore è certo della cosa: è assolutamente convinto che su quella tavoletta ci siano le basi dell’enunciato del teorema. Ed è altresì certo che tale tavoletta sia più vecchia di Pitagora di almeno 1000 anni.
Pitagora truffatore?
In realtà no! Pitagora non ha copiato nulla! Perché è vero che la tavoletta riporta l’enunciato del teorema ma è altrettanto vero che non esistono prove che la spiegazione di tale enunciato sia antecedente a Pitagora.
Quindi magari a lui non si deve l’intuizione del teorema ma Pitagora, almeno stando alle conoscenze attuali, è stato il primo a spiegarlo. Insomma Pitagora: “Il triangolo no! Non lo aveva considerato“…non per primo, almeno!