Il motore di ricerca più usato al mondo ci spia di continuo e il dramma è che glielo permettiamo noi! Ecco tutto ciò che devi sapere.
La questione è delicata, ne va della nostra privacy e potrebbe anche inquietare: ciò che il colosso americano fa è selezionare i nostri dati, “carpiti” dalle nostre attività con lo smartphone, per fornirci pubblicità più o meno mirate.
Google, il nostro amico spione
Hai la sensazione di essere spiato di continuo? Parli con un amico di voler comprare un’auto e, come per “magia”, ti compaiono sul cellulare messaggi pubblicitari che riguardano proprio la vendita di auto? Tranquillo, é normale! Google ti controlla e glielo consenti tu!
I nostri dati, almeno stando a quello che Google stessa afferma, non vengono utilizzati dal motore di ricerca per scopi oscuri, bensì per fornire contenuti più attinenti alle nostre preferenze.
Il colosso di Mountain View, il più utilizzato al mondo, è una sorta di “raccoglitore di interessi” alimentato dalle interazioni sui siti internet che visitiamo, attraverso l’utilizzo dei social e degli altri canali di connessione online: più condividiamo, più Google conosce i nostri interessi, preferenze, modalità di interazione.
I dati raccolti vengono stipati nei cosiddetti “cookies”: che non sono dolci biscottini, ma stringhe di algoritmo che prendono nota di tutte le nostre attività online, attraverso le app che usiamo o mediante il microfono del nostro dispositivo cellulare.
Spiati e (s)contenti
Come dicevamo se abbiamo l’impressione che dopo aver parlato di quel determinato prodotto con un amico, o di aver scelto il ristorante per la nostra cena galante con l’ultima fiamma, i social o il motore di ricerca ci presentino diverse pubblicità attinenti, di prodotti o locali nella nostra zona, ancora prima di aver effettuato una ricerca.
Non si tratta di magia o chiaroveggenza: è il modo che ha Google per dirci che ci tiene d’occhio, ascoltando ogni nostro sospiro. Ovviamente non tutti apprezzano veder violata la propria privacy, ecco perché c’è un trucchetto per bloccare verso Google tali autorizzazioni specifiche.
La procedura è abbastanza semplice e alla portata di tutti. Per prima cosa, bisogna accedere all’app di Google (si trova cliccando sul pallino in alto a destra, accedendo poi menu delle impostazioni): da qui scorrere la voce “Gestisci il tuo account” e successivamente cliccare su “Dati e privacy”. Da questo momento sarà possibile accedere alle impostazioni relative a cronologia ed attività online.
Disattivare tutto!
Come detto, Google raccoglie i nostri dati tramite il browser Chrome e altre attività vocali e audio: dunque, nella sezione “Impostazioni cronologia“, dovremo cliccare poi su “Attività web e app“: adesso dovremo scorrere fino a trovare “Impostazioni secondarie” , cliccandoci sopra.
In questa sezione si troveranno due opzioni, che consentono a Google di conservare i dati: “Includi la cronologia di Chrome e le attività svolte su siti, app e dispositivi che usano i servizi Google” e “Includi attività vocale ed audio”.
Basterà adesso disattivare entrambe le opzioni per impedire a Google di raccogliere dati tramite le nostre ricerche o mediante il microfono dello smartphone. In questo modo il nostro amico spione non potrà suggerirci il posto migliore per mangiare sushi nel quartiere, ma non potrà neanche “rubarci” dati sensibili, o comunque che possano metter a rischio la nostra sicurezza.