Quelli che sembrano essere oggetti di uso comune, che ogni giorno maneggiamo, non pensiamo mai che possano arrecarci danno o farci male.
Da uno studio, invece, è emerso il contrario e sono davvero tanti gli oggetti quotidiani che “ci fanno male”. Cerchiamo di capire al meglio.
Possibile, anche, che alcuni di questi oggetti, se usati troppo spesso, possano addirittura causarci malattie?
Sembra essere uno studio assurdo, eppure è stato portato avanti ed ha portato a delle conclusioni inaspettate. Quanti oggetti usiamo e maneggiamo ogni giorno? Tantissimi, a volte anche sempre gli stessi. E non pensiamo, di certo, che possano farci male o provocarci dei danni, anche a livello fisico e neurologico. Eppure è così.
Stando a quanto analizzato da un gruppo di ricercatori della “Case Western Reserve University School of Medicine”, alcune sostanze chimiche presenti all’interno di alcuni di questi oggetti che maneggiamo tutti i giorni, da quelli tecnologici, a quelli per capelli e finanche ai mobili, possono farci male. Sostanze chimiche che, stando allo studio, possono essere pericolose per la salute del nostro cervello.
Lo studio ha rilevato che alcune comuni sostanze chimiche domestiche colpiscono gli oligodendrociti del cervello, cellula specializzata che genera l’isolamento protettivo intorno alle cellule nervose.
In sostanza, cosa significa? “La perdita di oligodendrociti è alla base della sclerosi multipla e di altre malattie neurologiche. Ora dimostriamo che specifiche sostanze chimiche presenti nei prodotti di consumo possono danneggiare direttamente gli oligodendrociti, rappresentando un fattore di rischio precedentemente non riconosciuto per le malattie neurologiche” – ha spiegato il principale ricercatore dello studio.
Gli stessi ricercatori hanno osservato che sono circa 1800 le sostanze alle quali, quasi ogni giorno, siamo esposti e ce ne sono alcune, in particolare, che sono davvero dannose per il nostro cervello: si tratta dei composti di ammonio quaternario, che sono all’origine della morte degli oligodendrociti.
“Abbiamo scoperto che gli oligodendrociti, ma non le altre cellule cerebrali, sono sorprendentemente vulnerabili ai composti di ammonio quaternario. Comprendere l’esposizione umana a queste sostanze chimiche può aiutare a spiegare un anello mancante nell’insorgenza di alcune malattie neurologiche” – continuano i ricercatori.
Non un argomento semplice ma, neppure, una ricerca che si esaurirà così in fretta, poiché le sostanze che ogni giorno tocchiamo e girano attorno a noi sono davvero tante.