Chi di noi non ne ha almeno un paio nel proprio armadio? Eh sì, li indossiamo in ogni occasione e sono, forse, uno dei capi più comodi mai esistiti.
Ma sapevi che, forse, sono anche uno fra i capi che inquinano di più al mondo? Uno studio ci rivela perché e come ciò sia possibile.
Stiamo parlando dei jeans: capo antico, usato anche da Giuseppe Garibaldi e dai suoi Mille.
I jeans inquinano?
Tutti li indossiamo e ne abbiamo, almeno, un paio nel nostro armadio. Dal classico colore blu, ma anche di diverse altre tonalità e sfumature. Possono essere abbinati con qualsiasi capo: dalla camicia classica, al maglione, fino anche alle più comuni e classiche t-shrit. I jeans: capi amati ed odiati ma che sono riusciti anche ad arrivare in passerella.
Ma allo stesso tempo sono anche fra i capi che più inquinano. Lo sapevi? E vi spieghiamo il perché. Indossare un paio di jeans fast-fashion solo una volta genera un’impronta di carbonio equivalente a percorrere 10 km con un’auto a benzina. Uno studio ha osservato come l’impatto ambientale stia diventando sempre più evidente. Come mai sta succedendo tutto questo?
Una produzione veloce, sempre più al passo con le richieste del mercato che tende a non rispettare più l’ambiente come prime, tutto a nome del profitto stesso. E la produzione dei jeans è, forse, quella che ha maggiormente contributo a tutto ciò: circa il 91% dell’impronta di carbonio è dovuta a questa produzione.
Uno studio ci ha rivelato il perchè
Il capo più in voga al mondo, più trendy e che troviamo sotto diverse forme, specie e colori emette quantità spaventose di gas serra nell’atmosfera, contribuendo al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici.
Come si potrebbe rimediare a tutto ciò? Di certo, non si può chiudere, in modo definitivo, l’industria produttrice di jeans, ma si potrebbero rallentare i cicli della fast fashion verso un modello di produzione diverso che aiuti, in primis, l’ambiente stesso.
In che modo? Attraverso una minore produzione di rifiuti e un minor impatto sull’ambiente, considerare alternative più sostenibili, come l’acquisto o il noleggio di abiti di seconda mano e il riciclo dei propri jeans anziché disfarsene dopo pochi utilizzi.