In un mondo lacerato dalle guerre, anche insite in quei continenti dove sembravano non dover più accadere, si parla di quali siano i Paesi dove si vive in modo felice.
Una particolare classifica stilata secondo le opinioni degli Under 30 vede nelle prime posizioni Paesi che “stupiscono” in un certo senso.
L’Europa predomina su tutte. Ma l’Italia in che posizione si ritrova?
È un report che si presenta ogni anno e, ogni anno, stupisce sempre. Si tratta del “World Happiness Report”, ovvero la Classifica dei Paesi più felici al mondo. Davanti a degli scenari di guerra da sempre presenti o, anche, davanti a quelli nuovi (basti guardare all’Ucraina o, anche, alla Terra Santa) ci sembra quasi impossibile pensare ad un tipo di classifica del genere.
Eppure è stata fatta e stilata. Si tratta di una classifica che è stata portata avanti secondo le opinioni dei ragazzi e dei giovani che hanno un’età al di sotto dei 30 anni. chi avrà conquistato il primo posto? È la Finlandia mentre l’Italia si posiziona soltanto al 41esimo posto.
Ma sono davvero tutti d’accordo? A quanto pare no perché basta chiedere a coloro che, invece, sono nati fra gli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000 dicono tutt’altro. Secondo quest’altra categoria di giovani e ragazzi, il Paese più felice al mondo sarebbe la Lituania, seguita da Israele, Serbia, Islanda e Danimarca. Chi resta sempre tale allo stesso posto è l’Italia, sempre 41esima.
La Finlandia, invece, dal canto di questa nuova categoria, scenderebbe dal primo al settimo posto. Perché questo boom così esplosivo da parte della Lituania? “Ci sono state trasformazioni molto forti nella società e nell’economia, e credo che tra i fattori di maggiore felicità qui ci sia una democrazia moderna e forte” – a fare queste osservazioni è Antanas Kairys, professore associato nel Dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Vilnius, in un articolo di Fanpage.
“Dall’educazione ai viaggi, al tempo libero. La capitale del Paese, Vilnius, è una città scelta da tantissime persone giovani perché si sentono libere di scegliere quello che più gli piace” – continua il docente.
La curiosità però ora è naturale: qual è la classifica finale? Eccola: