Ciò di cui stiamo per parlarvi potrebbe far storcere il naso a qualcuno ma, in realtà, quando si affrontano certi argomenti, non tutti sono mai d’accordo in modo unanime.
Avete mai sentito parlare delle cosiddette “sette sorelle della Madonna”? no, non vogliamo entrare nel blasfemo, ma è un qualcosa che va approfondito nel dettaglio.
Si tratta di una tradizione tipicamente campana e, per questo motivo, vogliamo accompagnarvi per mano alla sua scoperta.
Quando parliamo della Vergine Maria, ovviamente, subito il pensiero va a qualcosa di strettamente religioso. In realtà, non è del tutto sbagliato il ragionamento, anzi: fila nella sua totalità. Ma, c’è anche da dire che nell’immaginario collettivo, la tradizione molto spesso si affianca a quella che è la religione, andandola quasi ad arricchire di valore, perché rappresenta il segno della vicinanza del popolo al suo credo.
La Madonna: la Madre di Dio e, come dice anche il Catechismo della Chiesa Cattolica, colei che ha concepito per opera dello Spirito Santo e senza il peccato originale. Ma, al di là di queste informazione, non c’è scritto da nessuna parte che Maria abbia avuto delle sorelle. Potrà anche darsi ma, almeno in quelli che sono i Vangeli canonici o in altri scritti riconosciuti, questo non è assolutamente citato.
Ed allora…perché si parla delle “sette sorelle della Madonna”? Ed ecco che, proprio qui, entra in gioco la tradizione. Sì, perché si tratta di qualcosa che, secoli addietro, ha permesso anche alle persone più umili e che cultura non ne avevano, di vedere la Madonna sotto diversi aspetti, con diversi appellativi, ma pur sempre nella sua unicità, ma quasi come se Lei, effettivamente, avesse delle sorelle.
Maria non ha sorelle, sono i diversi nomi che le sono stati dati a portare avanti questa tradizione importante. In Campania, infatti, sono tantissime le “sorelle di Maria” perché altrettanto tanti sono gli appellativi con i quali la Madonna è chiamata e conosciuta. E da qui, la classica frase: “Tu da quale sorella vai a pregare?”.
Scendendo più nel dettaglio, con la consulenza anche di un sacerdote (chi più di loro conosce questi “dettagli”) scopriamo insieme quali sono le sette sorelle di Maria, così come le conoscono in Campania.
Partiamo da quelle, forse, più conosciute anche oltre i confini regionali. La Madonna di Pompei, conosciuta anche con l’appellativo “la Vergine del Santo Rosario”. Il suo Santuario, specie nei mesi di maggio ed ottobre, è meta di tantissimi pellegrinaggi e, tra i Papi che l’hanno visitato, ci sono san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.
La Madonna di Montevergine, conosciuta anche come “Mamma Schiavona”. Il suo santuario è situato a Mercogliano ed è stato voluto, su di un’altura del complesso del Monte Partenio, da San Guglielmo da Vercelli. Secondo la leggenda, il quadro sarebbe stato direttamente dipinto da San Luca a Gerusalemme.
Seguono, poi, la Madonna delle Grazie. Forse la più conosciuta delle sorelle di Maria, perché venerata in tutto il mondo ed è proprio questo l’appellativo più popolare, nel culto liturgico, con il quale i fedeli ricordano e venerano la Madonna. Ed altrettanto tanti sono i Santuari a Lei dedicati, e non solo in Campania.
La Madonna del buon Consiglio: appellativo di origine antichissima che, in Campania e con particolare attenzione alla città di Napoli, viene associato alla Basilica presente nel quartiere di Capodimonte. Sempre restando nella città di Napoli, altra “sorella di Maria” è la Madonna del Carmine (o del monte Carmelo), presente nell’omonimo santuario del centro città.
Le ultime due “sorelle” sono anche quelle che “escono e vanno in giro”. Cosa vuol dire questo? Che, per la prima volta, è la Madonna ad andare incontro ai suoi figli e non viceversa. Stiamo parlando della Madonna dell’Arco e della Madonna della Neve.
La prima, venerata nel Santuario di Sant’Anastasia in provincia di Napoli, vede il suo culto e la sua tradizione legata a due momenti: il primo è quello dei “battenti”, o meglio i pellegrini che, in divisa, raggiungono a piedi (anche a km e km di distanza) il santuario, il giorno del Lunedì di Pasquetta. Il secondo, invece, riguarda la Peregrinatio Mariae, ovvero la sacra immagine della Vergine che esce dal suo santuario e va in visita nelle parrocchie vicine o, anche, in altre Diocesi.
La seconda, invece, è venerata sia nella Basilica di Torre Annunziata, quanto anche della Basilica di Ponticelli. In entrambi i casi, la Madonna esce (a Torre Annunziata c’è il ricordo, ogni anno, del recupero della sua icona dalle acque del mare, mentre a Ponticelli c’è il rito della processione, o camminata di Maria su di un artistico carro per le vie del quartiere).
Sembrerebbe un fenomeno che affianca folklore, tradizione e religiosità, ma potremmo dire che comunque la si voglia vedere, è un esempio di fede.