A 73 anni suonati (è proprio il caso di dirlo) ed ancora tanta voglia di raccontarsi attraversando l’Italia in lungo ed in largo, senza mancare in nessuna regione.
Renato Zero prosegue il suo tour iniziato solo con qualche data ma che poi, vista la grande richiesta e l’affetto del suo pubblico, si è completamente rivoluzionato, arrivando ad interrompersi solo nel mese di agosto.
Tante le città che verranno toccate dall’artista romano. Vediamo insieme quando e dove.
Renato Zero parte per l’Italia intera
Un artista a tutto tondo che, in più di 50 anni di carriera ha saputo raccontarsi sempre e comunque, anche nei momenti più difficili della sua vita. Eppure, a 73 anni, è ancora lì, su quel palco, ed emoziona turbe di giovani che lo stanno scoprendo, meno giovani che con lui hanno trascorso la propria vita e, perché no, anche bambini che, insieme ai loro genitori, sono ai suoi concerti.
Sì, perché Renato Zero è per tutte le età. Così come anche il suo tour dal titolo particolare: “Autoritratto”. Non solo la promozione del suo ultimo lavoro discografico, ma anche un ritorno indietro alle sue canzoni che, come sempre, saranno le principali protagoniste del suo concerto.
Non solo i grandi classici come “Triangolo” e “Mi Vendo”, accompagnate anche da “I migliori anni della nostra vita”, ma soprattutto canzoni che non tutti conoscono ma che fanno parte di un repertorio che, solo i veri sorcini, ricordano a memoria.
In un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, Zero spiega la sua felicità nel portare, ancora una volta, la sua musica in giro per l’Italia: “Chi ha messo in circolo la felicità sapeva che non era una vittoria alla lotteria. Sono momenti, giorni, anni, strette di mano, addii, ripensamenti. Un frullatore meraviglioso”.
Il suo pubblico? Uno dei più fedeli di sempre
Ciò che colpisce, però, è il suo pieno rapporto di fiducia con i suoi fans che da 50 anni lo seguono con costanza, quasi con fede retta e sincera: “Il fatto che mi abbia scelto dopo una militanza così lunga, mi rassicura sul fatto che mi sia meritato l’affetto. Da una parte è come aver preso un Oscar, dall’altra sento quasi l’obbligo di mantenere lo status” – continua.
E davanti al ritiro di alcuni suoi colleghi, diciamo così, per raggiunti limiti di età, la domanda anche a Renato Zero era d’obbligo. Ma lui ha risposto picche: “Gli anni passano. Non mi faccio negare nulla di quello che è l’approvvigionamento emozionale. Sarebbe stato orripilante se fossi rimasto sull’amaca a dondolarmi. Il fatto di essermi speso nei rapporti umani, con gli amici, i miei fratelli, non mi fa dubitare della bontà del tempo trascorso”.