Nastri di “sabbia” sulla spiaggia qualcosa a cui fare attenzione, soprattutto, ora che le temperature sembrano consentirci già qualche sortita al mare.
Nonostante le perturbazioni fuorsi stagione e le temperature scese inverosimilmente nei giorni scorsi, la situazione oggi sembra tornata alla normalità. L’estate ci aspetta insomma.
Spiaggia e mare potrebbero essere protagoniste già di qualche weekend, soprattutto a partire dal mese di giugno, ecco perché vogliamo accendere i riflettori su questo rischio.
Su molte spiagge, infatti, ci si potrebbe imbattere in quelli che sembrano dei pezzi di plastica. Una plastica un pò consumata magari corrosa dal tempo e dalle condizioni atmosferiche.
Ebbene se trovate qualcosa di simile non dovete assolutamente toccarlo. Allontanati subito dalla zona del ritrovamento perché, ovviamente, non è di pezzi di plastica che stiamo parlando.
Nelle spiagge di alcune regioni tropicali e subtropicali del mondo, è possibile imbattersi in un fenomeno affascinante e misterioso: i cosiddetti “nastri di sabbia”. Questi sottili, lunghi e intricati cordoni sono in realtà una forma di deposizione di uova di alcuni molluschi marini, in particolare della specie conosciuta scientificamente come Neverita josephin o comunemente come “natica”.
La natica, o Neverita josephina, è un tipo di mollusco gasteropode appartenente alla famiglia dei Muricidae. Questi molluschi sono noti per il loro guscio di forma conica e le loro abitudini predatrici, nutrendosi di piccoli invertebrati marini e talvolta di altri molluschi.
Durante il ciclo riproduttivo, le natiche depongono le loro uova in gruppi all’interno di una sorta di guscio protettivo che viene secretato dalla femmina. Questo guscio è composto principalmente da mucus e sabbia, creando così il caratteristico “nastro di sabbia” che viene poi depositato sulla spiaggia dalle onde.
Sebbene si conosca il processo di formazione dei nastri di sabbia e la loro origine dalle uova di natica, ciò che rimane un mistero è il motivo per cui queste uova sono disposte in lunghe serie.
Alcune ipotesi suggeriscono che questa disposizione possa offrire una maggiore protezione agli embrioni contro i predatori o contro le forze delle maree, mentre altre teorie suggeriscono che possa essere legata alla distribuzione dei nutrienti o alla facilitazione della dispersione delle larve una volta schiuse.
Nonostante il loro aspetto apparentemente semplice, i nastri di sabbia svolgono un ruolo importante negli ecosistemi costieri. Oltre a fornire un’opportunità per la riproduzione della natica, essi forniscono anche cibo e habitat per una varietà di organismi marini, contribuendo così alla biodiversità e alla stabilità degli ecosistemi costieri.
Per queste ragioni, dunque, nel caso ti imbattessi in nastri di plastica dall’aspetto consumato, nei periodi tra aprile e giugno, nel dubbio evita di toccarli e, soprattutto, di gettarli via.