Le morti misteriose legate alla tomba del faraone egizio non erano assolutamente una coincidenza. Uno studio svela oggi il mistero della tomba di Tutankhamon.
Dopo più di cent’anni dalla sua scoperta uno studio rivela, oggi, il mistero legato alla maledizione del Faraone egiziano forse più famoso.
Svelato, quindi, cosa c’era nella tomba e il perché di quelle morti misteriose. Tutankhamon continua a stupire pur essendo vissuto mille anni prima di Cristo.
Tomba di Tutankhamon svelato il mistero
Alla tomba di Tutankhamon sono sempre stati legati aneddoti ed episodi di morti premature, sventure ed altre circostanze che hanno portato nel tempo a parlare di un’autentica maledizione del Faraone.
Una leggenda affascinante che, però, oggi è scientificamente provata. Le morti misteriose legate alla tomba del faraone egizio non erano assolutamente una coincidenza. Si racconta che una serie di eventi sfortunati e morti premature abbiano colpito coloro che avevano violato la tomba.
Nel cuore della Valle dei Re, nell’antico Egitto, giace uno dei più grandi tesori archeologici della storia umana: la tomba di Tutankhamon. Scoperta nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter, questa sepoltura ha catturato l’immaginazione del mondo intero, non solo per la ricchezza dei suoi tesori, ma anche per i misteri che circondano la vita e la morte del giovane faraone.
Tutankhamon, noto anche come il “Faraone Bambino”, regnò per un breve periodo durante la XVIII dinastia dell’Antico Egitto, intorno al 1332-1323 a.C. La sua morte prematura e le circostanze misteriose attorno ad essa hanno alimentato secoli di speculazioni e teorie.
Come tutti i faraoni egizi, Tutankhamon fu sottoposto a un complesso rituale di mummificazione. I suoi organi interni furono rimossi e conservati in vasi canopi, mentre il suo corpo fu avvolto in bende imbevute di resine e oli profumati.
Cosa c’è dietro la maledizione del Faraone
La tomba, ricca di oggetti funerari, fu costruita per accompagnare il faraone nel suo viaggio nell’aldilà, secondo le credenze dell’antico Egitto. Dalla sua scoperta fino ad oggi, però, la tomba del Faraone egizio è nota soprattutto per la sua maledizione.
Lord Carnarvon, il finanziatore degli scavi, entrato tra i primi nella tomba morì nel giro di sei settimane, Howard Carter lo scopritore del sito, il primo ad entrare, morì nel 1939. Arthur Weigall egittologo britannico anche lui presente all’apertura della tomba morì nel 1934.
Ci sono state poi altre morti misteriose che hanno alimentato la leggenda ed ilmistero intorno a questa tomba ed al faraone che vi giaceva.
Ebbene gli scienziati hanno svelato il mistero, le morti misteriose collegate alla tomba e ai suoi profanatori sono, oggi, finalmente risolte. Eppure la maledizione della tomba ha vissuto per secoli.
Una ricerca dello studio Ross Fellows pubblicata sul Journal of Scientific Exploration, spiega come tutte queste morti fossero in realtà collegate alla presenza di uranio ed alle sue radiazioni nella tomba.
Le morti, tra l’altro, per avvelenamento del sangue, linfomi e cancro, sono strattamente collegate all’esposizione a queste radiazioni. Tombe sigillate più di 3.000 anni fa che al loro interno nascondevano concentrazioni di radiazioni talmente elevate da uccidere.
Oggi i siti egiziani sono, ovviamente, sicuri grazie a sistemi di ventilazione ed agli anni che sono passati, nessun rischio, dunque, per i turisti.
Un mistero nel mistero
Quello che rende il tutto ancora più affascinante è che gli antichi egizi sapevano. Le iscrizioni trovate sulle tombe che, per secoli, hanno fatto pensare a maledizioni e moniti legati alla religione ed alla spiritualità, in effetti erano moniti relativi alle radiazioni.
“Coloro che romperanno questa tomba incontreranno la morte per una malattia che nessun medico può diagnosticare”, un avvertimento chiaro e preciso che, però, per secoli è stato interpretato come una maledizione, una credenza popolare, una suggestione.
Resta solo da svelare come sia possibile che più di 3.000 anni fa un popolo antico, seppur sviluppato e dalla grande cultura, come quello egiziano conosceva le radiazioni e il pericolo a loro collegato.