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Scandalo in Vaticano: il caos è totale | Rivolta dei dipendenti senza precedenti. Assurdo

Una situazione che sembra non piacere più nemmeno ai dipendenti della Santa Sede tanto che discriminazioni e denunce sono state alzate.

Cosa sta succedendo? Sono state fatte alcune osservazioni dai dipendenti che non sono piaciute a tutti. Vediamo insieme di cosa si tratta.

photo: ilfattoquotidiano.it

“Costretti a ridare anche gli stipendi del Covid” – è una delle dichiarazioni che ha suscitato polemiche.

I dipendenti in rivolta

Sono ben 49 i dipendenti della Santa Sede che hanno deciso di denunciare una situazione che, ormai, è diventata insostenibile. e lo stesso Governatorato del Vaticano ha poco meno di un mese di tempo per evitare le rivendicazioni dei dipendenti dei Musei Vaticani. Una situazione che sembrava non poter mai accadere all’interno del più piccolo Stato al mondo ma che, invece, è successa e come.

Potrebbe, infatti, esser mossa una prima in assoluto class action all’interno delle mura vaticane e, come riporta il Corriere della sera, i dipendenti sono stati proprio diretti nel rivolgersi al cardinale Fernando Vergez Alzaga, dell’esecutivo della Santa Sede. Parole forti: “Eminenza Reverendissima, le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestio, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni” – hanno scritto i dipendenti.

Ma cosa è successo nel dettaglio? Al momento, sono solo 49 dei 700 dipendenti dei Musei Vaticani che hanno mosso accuse che vanno a mirare anche sulla sicurezza generale all’interno dei musei stessi. Come scritto da diverse testate, in Vaticano non verrebbero garantiti alcuni diritti sul posto di lavoro ampiamente riconosciuti, fra i quali la malattia, e per essa non ci sono fasce orarie di controllo. Di conseguenza, il lavoratore sarebbe tenuto a restare chiuso in casa per l’intera giornata.

photo: corriere.it

È la prima volta in Vaticano

Dall’altro lato, sono stati denunciati anche buchi normativi sugli straordinari, con relativi presunti abusi da parte del datore di lavoro. Il lavoro straordinario viene ormai pagato meno di quello ordinario, e così spiegano i dipendenti: “Dopo sei ore passate in piedi, si deve continuare a prestare la propria opera percependo una retribuzione inferiore. E il datore di lavoro abusa di questo strumento” – spiegano.

Anche con il Covid la situazione non è migliorata: in Vaticano non si è mai sentita la necessità di istituire degli ammortizzatori sociali.Non esiste cassa integrazione, non ci sono misure di sostegno del reddito in caso di crisi o fasi di totale disoccupazione” – continuano. Non in ultimo, lo dicevamo all’inizio, la denuncia di una non sicurezza all’interno dei Musei stessi: “Non viene riconosciuta alcuna indennità di rischio sanitario, biologico e fisico, nonostante il fiume di visitatori con cui sono a contatto ogni giorno” – concludono.

Published by
Rosalia Gigliano