E’ stato pubblicato il settimo rapporto MobilitAria 2024, nel documento vengono presi e analizzati i dati della mobilità e della qualità dell’aria nelle principali metropoli italiane. L’elaborazione a cura dell’Istituto sull’inquinamento Atmosferico del CNR insieme al Kyoto Club.
Da una prima lettura scivolare nell’ottimismo, in maniera errata, potrebbe essere facile, visti che i dati sull’inquinamento non sono particolarmente in aumento, uno sguardo più attento, però, noterebbe subito come i tassi per morti premature evitabili sono in aumento. Soprattutto iniziano ad esserci le prime vittime per esposizione al PM10.
Il rapporto MobilitAria 2024: situazione critica nelle città italiane
Comprendere bene i dati di MobilitAria è un dovere e, soprattutto, rientra nello scopo principale di questa analisi annuale. Il rapporto, infatti, fornisce un quadro chiaro e dettagliato della situazione attuale, aiutando cittadini, amministratori e politici a comprendere meglio le dinamiche della mobilità e dell’inquinamento atmosferico. Uno dei suoi scopi, se non il principale, dunque, è proprio quello di una informazione consapevole.
Da settimo rapporto MobilitAria 2024 nelle 14 città metropolitane italiane, l’inquinamento non cresce, solo in rari casi ed in quantità moderate. Questa che sembra essere una notizia positiva, anzi che lo è di sicuro, viene subito posta in secondo piano dall’altra più spaventosa notizia. L’inquinamento incide sulla vita dei cittadini portando conseguenze. Proprio per l’inquinamento si registrano, infatti, tassi di morti premature e, soprattutto, evitabili.
I più alti a Roma e Milano mentre i più bassi in Sardegna a Cagliari. Anche qui, però, sono almeno cinque le vittime riconducibili ad una esposizione prolungata di PM10. Nel contesto di una crescente consapevolezza ambientale e delle urgenti necessità di affrontare i cambiamenti climatici, MobilitAria si pone come un’iniziativa fondamentale per monitorare e migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane.
Questa importante ricerca annuale, realizzata dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), offre un’analisi dettagliata delle dinamiche di mobilità e dell’impatto sulla qualità dell’aria urbana. MobilitAria, infatti, analizza le tendenze e le politiche della mobilità urbana nelle principali città italiane, concentrandosi sull’interazione tra traffico veicolare e qualità dell’aria. Lo studio esamina i dati di mobilità, i livelli di inquinamento atmosferico e le misure adottate per ridurre l’impatto ambientale, offrendo una panoramica completa dello stato attuale e delle prospettive future.
Migliaia le morti premature evitabili
Gli esperti nel redarre il rapporto annuale tengono conto dei dati di traffico e mobilità: raccolti da amministrazioni locali, ministeri e altre istituzioni pubbliche. Dati di qualità dell’aria: forniti da ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) e altri enti di monitoraggio ambientale. Delle Misure e politiche: informazioni sulle iniziative adottate dalle città per ridurre le emissioni e migliorare la mobilità sostenibile.
La diffusione dei risultati e delle raccomandazioni di MobilitAria incentiva, o dovrebbe incentivare, le amministrazioni locali ad adottare soluzioni innovative. Come investire in progetti di mobilità sostenibile, come il potenziamento del trasporto pubblico, la creazione di zone a traffico limitato e la promozione della mobilità elettrica e ciclabile.
Dal documento del 2024 si evince come siano fino a 2.755 le morti premature associabili all’inquinamento a Roma, 2.059 a Milano. Il rapporto MobilitAria di Kyoto Club e Cnr, inoltre, stima l’impatto sanitario e dimostra come l’inquinamento abbia un impatto sulla vita delle persone, ma anche sull’economia. Queste stime vengono proposte per la prima volta da quando esiste il report.