Il Brasile è incandescente | Una temperatura così mai registrata prima

Un’ondata di caldo fuori scala, anomalo, quello che ha colpito il Brasile. Le temperature percepite sono umanamente insopportabili.

Il Brasile è incandescente. Temperature umanamente insopportabili. Foto Web Source

Si registrano temperature infernali, con 62.3° C a Rio de Janeiro, con piogge torrenziali nel sud del Paese. Livello altissimo, il più alto registrato nella metropoli dal 2014.

“Alert Rio”: il sistema è in tilt

Il sistema di rilevamento dell’emergenza termica, detto “Alert Rio System” è entrato in fibrillazione: un caldo di questa portata, del resto, non si era ai registrato. Già a novembre si era manifestato un caldo fuori norma, con picchi di 60 gradi, qualcosa di inimmaginabile anche per i brasiliani, abituati ad un clima decisamente tropicale.

L’estate carioca è sempre molto “intensa”, ma questa volta pare non sopportabile: svenimenti, malori improvvisi, problemi di black out dovuti al sovraccarico di energia richiesta, picchi di 50-60 gradi percepiti, etc.

Per difendersi, i brasiliani hanno comprato impianti refrigeranti e condizionatori, contribuendo all’aggravio delle spese energetiche in bolletta: meglio bollette roventi, piuttosto che patire l’inferno.

Il climatizzatore non basta

Vero è che il cambio climatico non è stato repentino, eppure non ci si può di certo abituare ad una temperatura così eccessiva: nonostante tutti gli accorgimenti, uscire per strada nelle ore centrali della giornata è proibitivo, dato che si rischierebbe di mettere a dura prova la propria salute fisica. .

Un esempio? Domenica 17 marzo, con una temperatura massima effettiva di 42°C, la temperatura percepita è salita ai massimi livelli, e questo anche nelle zone residenziali, ovvero nel quartiere “Giardino Botanico”,  privilegiata dalla presenza della vegetazione (si sono percepiti circa 57.7 gradi centigradi).

Centinaia di migliaia di persone si riversano quotidianamente in spiaggia per cercare sollievo. Foto Web Source

Spiagge prese d’assalto

Per difendersi dal caldo assassino non resta altro che farsi un bagno nelle acque di Ipanema e Copacabana, prese ovviamente d’assalto da centinaia di migliaia di brasiliani esausti, esauriti dall’afa e dallo stress.

“E’ un caldo che ti cuoce”, “Sembra di essere in un forno”: questi alcuni dei commenti più diffusi, con le persone che si accalcano in fazzoletti di sabbia, inseguendo il refrigerio delle acque del mare.

Il caldo non si placa mai del tutto, anche se alla sera, finalmente, si riesce ad avere una tregua: le temperature di abbassano, un alito di vento fa capolino tra le vie.

I più colpiti, come sempre, sono gli anziani ed i bambini, le fasce di popolazione più a rischio, quando si impennano le temperature: i consigli di medici ed esperti sono sempre i soliti, bere molto, evitare le ore più calde, stare in luoghi freschi, tenere l’aria condizionata al minimo, evitando picchi ed escursioni termiche elevate, che danneggerebbero le persone più fragili.

Contro l’inferno che avanza, servirà?